Il governo Lecornu “regge solo grazie alla paura degli elettori”

Una delle argomentazioni di Marine Le Pen degli ultimi giorni coglie nel segno. Quando afferma che l'unico obiettivo dei partiti disposti a garantire la sopravvivenza del governo Lecornu è quello di evitare nuove elezioni legislative, purtroppo non ha tutti i torti. Consapevole delle interpretazioni drammatiche che questa osservazione implica, ripete fino alla nausea che Emmanuel Macron ora si rivolge solo ai "partiti politici che cercano di evitare le elezioni, [...] pronti a qualsiasi compromesso pur di non subire la punizione degli elettori".

Certo, la via della ragione è trovare in questo panorama politico esploso in mille pezzi una base (o meglio una "piattaforma di stabilità", come si dice ora) per scendere a compromessi e dotare la Francia di un bilancio. Il futuro e la salute economica del Paese dipendono da questo. C'è qua e là sincerità nel coinvolgimento di alcuni e altri verso questo obiettivo. Ma lo spettacolo molto goffo delle riunioni segrete che si trascinano da settimane è gravido di conseguenze. E nasconderne la motivazione principale sarebbe un atto di malafede.

Come possiamo spiegare positivamente in un sistema così verticale, così abituato al fatto maggioritario, la possibile esistenza di un tale accoppiamento, in vista di